Assemblea di Movimento – Università e Precarietà

Dopo martedì scorso a Scienze della Formazione, si replica !
Martedì 29, ore 15, allo Spazio Autogestito di Novoli.

Possiamo dire che il 15 Ottobre sia stata una giornata decisiva per il movimento fiorentino e non solo: con i suoi pro e i suoi contro quella giornata ha costretto tutti noi ad aprire gli occhi sulle prospettive che abbiamo davanti.
A Firenze abbiamo deciso di dar vita ad una serie di assemblee aperte a chiunque voglia confrontarsi sui temi che dobbiamo affrontare per reagire agli attacchi che da 20 anni stiamo subendo su tutti i fronti (diritto allo studio, lavoro, diritti di cittadinanza ecc…) e che dalla crisi del 2008 si stanno facendo sempre più duri, senza trovare una vera resistenza che possa respingere quest’offensiva.
Abbiamo dato vita a degli workshop tematici a cui tutti possono prendere parte, i quali serviranno ad introdurre le assemblee plenarie.

I primi temi scelti sono: “Università e precarietà”; “Beni comuni e democrazia”; “Comunicazione strategica e media”; “Sistema economico e crisi”.

L’assemblea del 29 sarà sul primo tema: UNIVERSITA’ E PRECARIETA’
Vogliamo analizzare le controriforme su lavoro e formazione per poter comprendere quali pratiche e quali istanze il movimento deve portare avanti per poter invertire la rotta che ci porta verso precarietà e sfruttamento.

Stay Tuned!

Piccola bibliografia di riferimento:

– Sulle riforme universitarie dagli anni 60 alla Gelmini:
1) “Studiare con lentezza. L’università, la precarietà e il ritorno delle rivolte studentesche” (i primi tre capitoli)
2) “L’onda anomala. Alla ricerca dell’autopolitica”
Entrambi di ed.alegre, entrambi reperibili a Lettere

– Sulla precarietà:
1) “Precari” di Andrea Tidoli
2) “L’uomo flessibile” di Richard Sennet
3) “Lavoro intellettuale e lavoro manuale” di Sohn-Rethel
4) “Modernità liquida” di Bauman

Testi o articoli reperibili online:

1) LA FINE DELLA GRANDE ILLUSIONE, di Marco Bertorello e Danilo Corradi dalla rivista Erre
2) 12 TESI PER L’UNIVERSITA’, dal Coordinamento dei Collettivi della Sapienza
3) STUDENTI E CAPITALE, di Piero Bevilacqua:
4) OTTO AZIONI MISURABILI PER L’UNIVERSITA’, LA RICERCA E L’INNOVAZIONE, ACCORDO CRUI-CONFINDUSTRIA
5) IL SAPERE POSTMODERNO E L’UNIVERSITA’ TRA GOVERNANCE E DECLINO, di Silvano Cacciari:
6) L’UNIVERSITA’ DEI BARONI, di Giulio Palermo
7) L’UNIVERSITÀ DEI BARONI AL SERVIZIO DEI PADRONI. CRITICA DEL PROGETTO DI RIFORMA GELMINI,di Giulio Palermo

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Assemblea di Movimento

Possiamo dire che il 15 Ottobre sia stata una giornata decisiva per il movimento fiorentino e non solo: con i suoi pro e i suoi contro quella giornata ha costretto tutt* noi ad aprire gli occhi sulle prospettive che abbiamo davanti.
A Firenze abbiamo deciso di dar vita ad una serie di assemblee aperte a chiunque voglia confrontarsi sui temi che dobbiamo affrontare per reagire agli attacchi che da 20 anni stiamo subendo su tutti i fronti (diritto allo studio, lavoro, diritti di cittadinanza ecc…) e che dalla crisi del 2008 si stanno facendo sempre più duri, senza trovare una vera resistenza che possa respingere quest’offensiva.
Abbiamo dato vita a degli workshop tematici a cui tutt* possono fare parte e che serviranno ad introdurre le assemblee plenarie.
I primi temi scelti sono: “Università e precarietà”; “Beni comuni, democrazia e decrescita”; “Comunicazione e media”; “Sistema economico e crisi”.

L’assemblea del 22 sarà sul primo tema: UNIVERSITA’ E PRECARIETA’
Vogliamo analizzare le controriforme su lavoro e formazione per poter comprendere quali pratiche e quali istanze il movimento deve portare avanti per poter invertire la rotta che ci porta verso precarietà e sfruttamento.

Di seguito una piccola bibliografia di riferimento:
– Sulle riforme universitarie dagli anni 60 alla Gelmini:
1) “Studiare con lentezza. L’università, la precarietà e il ritorno delle rivolte studentesche” (i primi tre capitoli)
2) “L’onda anomala. Alla ricerca dell’autopolitica”
Entrambi di Edizioni Alegre, entrambi reperibili a Lettere

– Sulla precarietà:
1) “Precari” di Andrea Tidoli
2) “L’uomo flessibile” di Richard Sennet
3) “Lavoro intellettuale e lavoro manuale” di Sohn-Rethel
4) “Modernità liquida” di Bauman

Testi o articoli reperibili online:
1) LA FINE DELLA GRANDE ILLUSIONE, di Marco Bertorello e Danilo Corradi dalla rivista Erre
2) 12 TESI PER L’UNIVERSITA’, dal Coordinamento dei Collettivi della Sapienza
3) STUDENTI E CAPITALE, di Piero Bevilacqua
4) OTTO AZIONI MISURABILI PER L’UNIVERSITA’, LA RICERCA E L’INNOVAZIONE, ACCORDO CRUI-CONFINDUSTRIA
5) IL SAPERE POSTMODERNO E L’UNIVERSITA’ TRA GOVERNANCE E DECLINO, di Silvano Cacciari
6) L’UNIVERSITA’ DEI BARONI, di Giulio Palermo
7) L’UNIVERSITÀ DEI BARONI AL SERVIZIO DEI PADRONI. CRITICA DEL PROGETTO DI RIFORMA GELMINI, di Giulio Palermo

Stay Tuned!

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Azione per il Diritto allo Studio, Chiostro di Sant’Apollonia…

La vicepresidente della Regione Stella Targetti se ne va dal congresso

Intervento degli studenti dal palco del convegno

Oggi, Giovedì 10 Novembre, presso l’Auditorium del chiostro di S.Apollonia in via S.Gallo 25, si è tenuto un Convegno organizzato dall’Ardsu (Azienda Regionale Diritto allo Studio Universitario) sul tema “Ripensare il Diritto allo Studio”. A quest’evento erano presenti il Rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi, la Vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti, il Presidente dell’Ardsu Moretti ed altri personaggi che si occupano a vario titolo di Università e DSU.

Noi studenti dei collettivi del centro storico abbiamo ritenuto necessario autoinvitarci per molteplici motivi, primo fra tutti il poter sollevare il problema dell’assenza di una mensa in centro (la mensa è chiusa da Luglio ed i lavori sono partiti solo tre mesi dopo) davanti ai principali responsabili dei disagi che ne conseguono. Abbiamo infatti colto come una provocazione un convegno sul Diritto allo Studio proprio in una struttura come quella di Sant’Apollonia, ovverosia una struttura che contiene molti spazi vincolati al DSU e che sono inaccessibili agli studenti per via dei lavori continui, conclusi solo negli spazi di interesse della Regione (l’Auditorium e la sede e gli uffici della Fondazione Toscana Spettacolo)

Nonostante i tentativi di impedirci di intervenire siamo riusciti a “strappare” 10 minuti al convegno, con l’effetto di veder scappare la Vicepresidente Targetti, che si è rifiutata di ascoltarci e rispondere alle nostre richieste. Di seguito riportiamo un estratto del testo letto durante l’intervento:

“Dallo scorso luglio la mensa universitaria ospitata nel complesso di Santa Apollonia è chiusa per lavori di ristrutturazione; non si sa ancora per quanto, i più ottimisti pensano almeno fino a gennaio. L’unica mensa universitaria di tutto il centro storico rimarrà chiusa, lasciando le migliaia di studentesse e studenti che vivono in centro, o frequentano i corsi nelle facoltà vicine. Non sono una valida alternativa né mense distanti più di un chilometro né pranzi al sacco con un panino e una mela. Tutto questo appare ancora più inaccettabile se si pensa che i lavori sono iniziati soltanto a settembre inoltrato, a quasi tre mesi dalla chiusura degli spazi: tre mesi di ritardo, che, se evitati, avrebbero sicuramente risolto, o quantomeno alleviato, i disagi che stanno subendo gli studenti. Le spiegazioni che trapelano su questo ritardo ci paiono a metà fra il grottesco e l’inaccettabile; sarebbe veramente assurdo che le ferie di un architetto siano prioritarie rispetto ai bisogni quotidiani di migliaia di studenti. Il complesso di Sant’Apollonia, dalle informazioni in nostro possesso, è di proprietà demaniale, concesso alla Regione col vincolo della finalità per il diritto allo studio. Eppure, questi spazi sono lasciati da anni in gran parte in uno stato di semi abbandono, con lavori fantasma che proseguono da quasi un decennio senza alcun risultato visibile. Il chiostro è da otto anni sbarrato senza che sia apprezzabile un qualsiasi avanzamento dei lavori. Se si esclude questo auditorium e gli spazi della Mediateca, che peraltro non rispondono al vincolo del diritto allo studio, tutto il resto del complesso è lasciato a se stesso. Eppure, con lavori minimi, questo edificio potrebbe consentire un allargamento della mensa (spesso sovraffollata) così come la presenza di spazi di studio e socializzazione nella zona del centro storico.

Questa situazione è la manifestazione lampante delle distorsioni e della malagestione del sistema attuale così come della sua scarsa attenzione per i bisogni studenteschi.

Esigiamo dal DSU la conclusione dei lavori in tempi brevi nell’intero complesso e la restituzione di questi spazi alle necessità della collettività studentesca, a partire dagli spazi del piano terra attualmente ad uso della Regione, che non forniscono alcun servizio per gli studenti!”

Collettivo di Lettere e Filosofia // Collettivo Nosmet-Scienze della Formazione // Studenti dell’Accademia //

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Cineforum a Lettere

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Assemblea di movimento

Dall’ultima “crisi” di sistema del 2008 ad oggi, assistiamo a continui tentativi da parte delle classi dirigenti di “salvare la baracca”, tentativi che fin’ora non hanno fatto che accentuare una spirale di contraddizioni sempre più acute: salvataggio di banche private con fondi pubblici, “crisi” dei debiti sovrani che si tramutano in pesanti misure di austerity per far pagare alle classi meno abbienti un debito che non è il loro; e quindi tagli che colpiscono ogni ambito della società, precariato a vita, abolizione dei diritti sul posto di lavoro, peggioramento delle condizioni di vita, repressione del dissenso.
Nonostante i sacrifici imposti ai più, i profitti dei grandi capitalisti aumentano: dal 2008 ad oggi, ad esempio, i tassi di profitto sono aumentati fino al 24.2% nell’Eurozona e fino al 39,4% negli Usa.
Questo perché le risposte alla crisi che i governi nazionali, la Bce ed il Fondo Monetario Internazionale ci impongono non sono altro che la solita ricetta neoliberista che ci ha portato alla crisi attuale: più libertà di circolazione per i capitali, meno diritti e politiche sociali per tutt*.
In questo scenario si moltiplicano e si configurano sempre più come radicali le forme di resistenza: in Italia i movimenti studenteschi rivendicano scuole ed università pubbliche non asservite agli interessi del mercato, libere e di massa; i lavoratori si battono contro precariato e licenziamenti, per la difesa del contratto nazionale e per non perdere i diritti acquisiti in anni di lotte sul posto di lavoro. I comitati territoriali lottano contro la speculazione ambientale, gli inceneritori, il tunnel Tav e la svendita di ogni bene di interesse collettivo.
Anche in Europa, nel Mediterraneo e nelle Americhe, si sono formati e continuano a crescere e ad espandersi movimenti con medesime rivendicazioni.
Ciononostante, soprattutto nel nostro paese,il conflitto sociale non riesce a determinare in alcun modo le scelte dei governi, a causa della frammentazione e della mancanza di un vera progettualità politica dei movimenti e di una democrazia sempre più simile ad una oligarchia di tecnocrati, banchieri e grandi imprenditori.
Per spezzare questa spirale è necessario costruire da subito un movimento che non sia un ennesimo fuoco di paglia, che non insegua né un evento né le rivendicazioni decise da questo o quel partito, ma che sia autorganizzato e che determini da sé e per sé le rivendicazioni e le pratiche da mettere in campo.
Un movimento che sia radicale, che riesca a comunicare e perseguire i propri obiettivi politici e che riesca a divenire diffuso e di massa.
Per tutto ciò è necessario unire le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici con quelle di noi studenti e studentesse.

Cominciamo da noi stessi,

Assemblea di movimento

Mercoledì 2 Novembre ore 15, Facoltà di Lettere e Filosofia, p.zza Brunelleschi 4

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