Negli ultimi mesi e settimane come Collettivo di Lettere e Filosofia abbiamo partecipato al processo di adeguamento degli ordinamenti didattici (cioè dei piani di studio) al decreto ministeriale 17 nelle commissioni e nei consigli, sia a livello di corso di laurea che di facoltà. Le norme contenute nel decreto introducono requisiti di vario genere ma comunque molto rigidi, necessari per procedere all’attivazione dei corsi di laurea.
La nostra partecipazione è stata attiva e al contempo critica. Questo perché il processo di adeguamento ha tenuto conto di altri due provvedimenti governativi in via di attuazione (la più generale riforma Gelmini dell’università e le nuove norme in materia di abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie e superiori), ma anche e soprattutto perché il decreto 17, con il suo gelido lessico burocratico, non ci è parso neutro politicamente. Infatti crediamo che le crescenti rigidità a livello degli ordinamenti, i frequenti mutamenti a livello normativo per un verso e i continui tagli economici dall’altro siano due facce della stessa medaglia; siano due strumenti diversi, ma tesi allo stesso fine, quello di trasformare l’università pubblica, di massa e di qualità in un sistema di formazione molto più differenziato, privatistico e funzionale a esigenze economiche.
Riteniamo quindi che sia doveroso e fondamentale un momento assembleare con tutti gli studenti del corso di laurea di storia e geografia (ma sono invitati tutti gli studenti della facoltà visto che le problematiche appaiono simili ovunque) per informare circa i cambiamenti dei piani di studio, per discutere della loro portata e dell’atteggiamento che come soggetto studentesco dobbiamo tenere rispetto a essi.
ASSEMBLEA DI CORSO DI LAUREA
LUNEDI’ 14 MARZO ORE 15 NEL CORTILE ESTERNO DI STORIA
(in caso di maltempo l’assemblea si svolgerà in aula 22)