Di seguito il sunto dell’ultima assemblea di Collettivo:
Festa: nonostante un complesssivo giudizio positivo ci sono stati evidenti problemi organizzativi dovuti per lo più all’ingresso da Via Alfani invece che da Piazza Brunelleschi. Questa situazione ha reso il Chiostro un ambiente “chiuso” e quindi stipato tutti/e i/le partecipanti all’interno del Chiostro, rendendo difficile tenere d’occhio i più irrequieti e gli incontinenti. Non ci sono stati danni, ma la pulizia è stata davvero un’impresa. Inoltre nonostante il tentativo di rendere la fascia oraria 19-23 più “piena” (la performance del Pomelo, i writers…) la festa s’è presentata, ancora una volta, come una festa “usa getta” e non una reale alternativa alle serate del divertimentificio fiorentino… Insomma, uno sprono a migliorarci per la prossima volta!
Sempre riguardo alle iniziative in Chiostro abbiamo fatto un giro di proposte: una fierucola tematica di quartiere, un mercatino bio e vegan…
Il 13 Novembre ci sarà uno sciopero generale contro la legge di stabilità e la linea del Governo di larghe intese. Non possiamo che essere concordi con le critiche avanzate dall’FLC e dai settori più radicali dei lavoratori verso CGIL, Cisl e Uil, che hanno convocato uno sciopero davvero risibile se paragonato alla gravità della situazione ed alle risposte che vengono scandite da molte piazze (il #19O e #31O a Roma o il 25 a Firenze se guardiamo al nostro paese, ma le piazze greche e spagnole continuano ad infiammare la protesta anti-austerity). Per questo sosteniamo l’iniziativa di piazza del 13 Novembre alle 9.30 davanti alla Biblioteca Nazionale, e sposteremo il cineforum dal Mercoledì 13 al Giovedì 14, sperando di trovare una Facoltà CHIUSA PER SCIOPERO.
Approfittando dello spostamento della proiezione di “The last king of Scotland” dal 13 al 14 Novembre, organizzeremo un aperitivo prima della proiezione. Quindi l’appuntamento è alle 19 per chi voglia far aperitivo a Lettere, alle 21 se v’interessa solo la proiezione del film (lingua originale + sottotitoli in italiano).
Sulle frequenze obbligatorie stiamo invece preparando un documento da far circolare. Pensiamo sia necessario alimentare una discussione pubblica fra gli studenti per capire quanto queste incidano sui nostri tempi di vita, su come esse siano uno scoglio per chi non può sostenere il peso economico dell’università senza lavorare, su se e come è possibile abolirle.
Il prossimo appuntamento è per Martedì alle 17. Stay tuned!