In Grecia tre milioni di persone hanno perso l’assistenza sanitaria, diventata troppo costosa. In Italia, mentre stampa e televisione parlano senza sosta di tutt’altro, passa quasi sotto silenzio la consistente riduzione della spesa sanitaria dal 7,1% al 6% entro il 2017.
La sanità pubblica negli ultimi anni ha già subito numerosi tagli, con le conseguenze che conosciamo: blocco delle assunzioni, licenziamenti di lavoratrici e lavoratori dei servizi appaltati, chiusura di reparti o di interi ospedali, deserticazione dei servizi territoriali, allungamento delle liste d’attesa, abbassamento della qualità delle cure, aumento dei ticket, riduzione delle possibilità per le donne di accedere al servizio di interruzione volontaria di gravidanza prevista dalla legge 194/78.
La Toscana ha adottato provvedimenti persino peggiorativi rispetto a quelli nazionali. Le normative in corso di attuazione (delibera 1235 del 2012 e PSR) prevedono:
Riduzione ulteriore di circa 2 mila posti letto, no ad arrivare ai 3,15 posti letto ogni mille abitanti, una delle medie più basse a livello nazionale.
Tagli e accorpamenti nei piccoli ospedali e nei servizi sul territorio (distretti, consultori e 118 compresi), che costringono i pazienti a complessi spostamenti.
Ulteriori tagli al personale sanitario (- 1,4% del personale in servizio nel 2004).
Tagli dei servizi in appalto, compresi quelli di pulizia e sanicazione, con conseguente perdita di posti di lavoro e rischio igienico-sanitario per l’utenza.
Ci stiamo avvicinando alla condizione della Grecia, dove gran parte della popolazione ha perso il diritto all’assistenza sanitaria, mentre salari, stipendi e pensioni hanno subito drastiche riduzioni e il tasso di disoccupazione è elevatissimo. Una situazione che colpisce in modo particolare le donne che possono accedere al parto o all’aborto assistiti solo a costi proibitivi.
Per questo aderiamo alla campagna di solidarietà con la Grecia lanciata dalla rete DONNE NELLA CRISI: l’11 Novembre accoglieremo l’arrivo a Firenze di un camper che sta attraversando l’Italia per raccontare gli effetti delle politiche di austerità sui sistemi sanitari europei e raccogliere medicinali e fondi per la Clinica Metropolitana Autogestita di Helleniko che ad Atene presta assistenza sanitaria gratuita alle persone che non possono più usufruirne. La nostra è una campagna di solidarietà internazionale che intende anche contribuire alla costruzione in Italia della lotta coordinata di lavoratori, lavoratrici e utenti per il diritto alla salute.
In Grecia come in Italia il mutuo soccorso accompagna e non sostituisce la lotta per un sistema sanitario pubblico ecace, per l’aumento degli investimenti e perché gli eventuali risparmi siano tutti ricavati dalla lotta agli sprechi e alla corruzione. Questo sarà possibile se il pubblico non sarà più il regno dei riciclati della politica e degli interessi privati. Solo la partecipazione di utenti e lavoratori alle decisioni e il loro controllo sul modo in cui i soldi vengono spesi potrà davvero cambiare le cose. E’ indispensabile una diversa politica economica che faccia pagare la crisi a chi l’ha prodotta: banche, multinazionali, burocrazie di partito e di Stato.
Per donazioni (no a dicembre): IBAN: IT 08E 0760 1016 0000 1011 822 465
Conto BancoPosta Click n. 1011822465 intestatato a Biancardi Donatella Marcella Mimma