Se i neo/post/ex-fascisti si cacciano da soli

Questa è la storia di tre prodi ma imprudenti occidentalisti. È anche la storia di un rituale, quello delle elezioni studentesche, che ogni due anni scandisce la nascita e la rapida morte di gruppi e associazioni studentesche. Csx, Udu, SU!, Azione universitaria e via dicendo, appaiono con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, incassano qualche voto, forse qualche rappresentante, e poi “puf!”, scompaiono per 24 mesi, forse surgelati in attesa della prossima campagna elettorale, coi loro slogan e le promesse, quelle sì, immortali. Più servizi, più diritto allo studio, meno code, meno tasse. Poi quando un governo o l’Ateneo tagliano servizi ed aumentano tariffe, bloccano accessi ed aprono ai privati, loro, i surgelati, non li vedi.

Ma non perdiamoci per strada, concentriamoci su un surgelato particolarmente indigesto, quello “occidentalista”. “studenti di centrodestra” è il nome riportato sulla loro lista; casaggì, azione universitaria, lega nord e studenti per le libertà, le loro sigle quotidiane, quelle usate nelle battaglie contro il degrado, contro i collettivi (entità astratte e maligne, per come appaiono dalle loro descrizioni), favorevoli a blocchi all’accesso, numero chiuso e merito.

Bene, capita che questi paladini della legge, questi cavalieri della legalità si dimentichino, come spesso accade al loro premier, che la legge è uguale per tutti, e si presentino ben due ore dopo la scadenza per presentare le liste e le firme dei sostenitori. Capita che una segretaria diligente stia lavorando oltre l’orario di servizio per sbrigare alcune pratiche di studenti, e li accolga nell’ufficio. E capita che la segretaria, al rifiuto di accettare le liste consegnate con cotanto ritardo, venga accusata di “impedire a migliaia di studenti di essere rappresentati” (Studenti di centrodestra raccolse 71 voti alle scorse elezioni N.d.r.). Ma capita che la segretaria sia una donna dalla risposta pronta, e ribatta sostenendo che i responsabili sono esattamente loro, i legalitari ritardari, e che se vorranno rappresentare qualcuno, potranno presentarsi con maggiore puntualità ed entro la data termine, fra due anni. 

Così si chiude, a lieto fine una volta tanto, la storia di alcuni ex/neo/post-fascisti, berlusconiani e leghisti dell’ateneo fiorentino: nessuna lista “di centrodestra” (se vogliamo usare il loro eufemismo) sarà presente a Scienze umanistiche e della formazione in queste elezioni!
A presto le prossime news sulle elezioni
studentesche del 21 e 22 Maggio.
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