Mercoledì 30 Maggio – Inventare l’Ignoto, presentazione e dibattito nel Chiostro

“Sì, o signori, la Comune voleva abolire quella proprietà di classe che fa del lavoro di molti la ricchezza di pochi. Essa aveva come scopo l’espropriazione degli espropriatori. Voleva fare della proprietà privata individuale una realtà, trasformando i mezzi di produzione, la terra e il capitale, oggi essenzialmente mezzi di asservimento e di sfruttamento del lavoro, in semplici strumenti di un lavoro libero e associato. Ma questo è comunismo, è l’”impossibile” comunismo!” Lettera di Marx a Weydemeyer

MERCOLEDÌ 30 MAGGIO alle 15.00, nel Chiostro della Facoltà di Lettere e Filosofia in piazza Brunelleschi 4 presentazione di Inventare l’ignoto Testi e corrispondenze sulla comune di Parigi di K.Marx e F.Engels (Ed.Alegre, 2011) con la partecipazione di Massimiliano Tomba, ricercatore presso l’Università di Padova.

A 140 anni dalla Comune di Parigi (1871), Inventare l’ignoto raccoglie i testi più compiuti di Marx e Engels sulla guerra franco-prussiana e sulla Comune (gli indirizzi all’Ait – l’Associazione Internazionale dei lavoratori – tra cui l’opuscolo pubblicato con il titolo La guerra civile in Francia, e l’importante introduzione di Engels alla sua riedizione del 1891) e un dossier di lettere e documenti inediti o poco conosciuti che rischiarano soprattutto i dibattiti all’interno del movimento socialista dell’epoca.
Questi testi stupiscono inevitabilmente i critici di Marx, coloro che parlano di un Marx volgare determinista e che conoscono poco il suo modo di concepire la politica. Gli scritti sulle crisi rivoluzionarie in Francia ne svelano la complessità, accompagnata – come scrive Bensaïd nel suo lungo saggio introduttivo – dalla «tragica consapevolezza del sempre-troppo-presto/sempre-troppo-tardi nella quale s’inscrive la scommessa dell’azione politica».
Che si tratti della dialettica tra guerre e rivoluzioni, tra questione nazionale e questione sociale, tra repubblica e democrazia sostanziale, o ancora dell’analisi dello Stato e del bonapartismo, la Comune di Parigi costituisce per Marx un potente indice rivelatore. Essa sperimenta nella pratica una forma inedita di democrazia che permette di intravedere il superamento della scissione tra l’uomo e il cittadino, il produttore e il consumatore, lo scioperante e l’utente.

Recensione di Felice Mometti sulla rivista ERRE

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