Con questo documento vorremmo ritornare sull’argomento, già affrontato qualche mese fa, del “degrado” nelle aule di Piazza Brunelleschi e Via degli Alfani.
Il problema, come abbiamo già detto nel nostro ultimo contestatissimo intervento, esiste, ma la Facoltà ha semplicemente deciso di rimandarlo trovando una soluzione – la guardia giurata – che tamponasse per un breve periodo una situazione che continuerà a perdurare fino a che non si troveranno soluzioni più adatte e di lunga durata.
Non possiamo prescindere in questa nostra proposta da un’analisi della situazione che tenga conto della complessità della questione del “degrado” del centro storico.
Crediamo infatti che non si possa evitare di contestualizzare la Facoltà di Lettere nella realtà urbana in cui è immersa. I problemi delle sedi di via degli Alfani e di piazza Brunelleschi sono dovuti a politiche criminali che rendono questi luoghi morti socialmente, posteggi privi di ogni forma di socializzazione dove negli ultimi anni è stato chiuso tutto: uffici postali, esercizi commerciali, bar…
Il fatto che nel retro-bottega della città vetrina si concentrino tutte quelle presenze indesiderate espulse dallo scintillio delle boutiques, dovrebbe essere risolto dall’amministrazione comunale attraverso percorsi complessi e costosi, non da una Facoltà attraverso una pistola.
Non riteniamo che questi problemi che perdurano da anni possano essere risolti da assemblee-show, come quella tenuta in piazza Brunelleschi per propagandare l’operato di Renzi, ma sia necessario un lavoro di collaborazione fra il Comune ed i diretti interessati: gli abitanti delle zona, i gestori degli esercizi e l’Università.
Per quanto riguarda la sede di via degli Alfani, questa è un limpido esempio dell’Università di oggi, ossia un luogo di passaggio dove recarsi solo per frequentare i corsi e scappare via al più presto, uno spazio svuotato, attraversato, percorso da studenti ma non vissuto. Questa è l’immagine dell’Università riformata: un servizio che si compra a pacchetto e che deve essere somministrato in maniera standard.
Per questo chiediamo, con questo documento, che il Consiglio di Facoltà si esprima singolarmente su ognuno dei punti qui di seguito, auspicando che si apra per una volta un dibattito costruttivo, che serva veramente a tutti coloro che vivono tutti i giorni i luoghi dell’Università:
- Chiediamo un’assemblea o un Consiglio di Facoltà aperto a cui possano partecipare tutte le componenti che vivono e lavorano in Facoltà per dibattere e presentare proposte riguardo la riorganizzazione degli spazi e la questione della trascuratezza delle strutture di via degli Alfani e piazza Brunelleschi.
- Proponiamo che la portineria di via degli Alfani situata al primo piano venga spostata, o meglio affiancata, da una portineria all’ingresso della sede che oltre alla vigilanza possa fornire un servizio utile agli studenti. Ci affianchiamo in questo alla proposta, più organica, già inoltrata alla presidenza degli appaltati che lavorano in questa Facoltà.
- Chiediamo che non si arrivi mai più a prendere la decisione di spendere 25 € l’ora per un servizio di guardia giurata armata. Come avevamo già preventivato, e come ben sapranno tutti coloro che vivono giornalmente in Facoltà da almeno qualche anno, la presenza di una persona armata all’interno della Facoltà non può portare che situazioni spiacevoli, che si sono ripetute puntualmente anche questa volta.
- Pretendiamo un impegno maggiore anche dal Polo Centro storico e dal Rettorato, che dovrebbero cominciare ad indirizzare le voci di spesa su argomenti veramente importanti. Parliamo del reperimento di strutture didattiche adeguate, della riapertura dei plessi nella giornata del Sabato (con la quale riuscivamo ad evitare anche la maggior parte delle sovrapposizioni dei corsi e a permetterci il silenzio didattico dalle 15:00 alle 17:00 del Mercoledì, cosa che rendeva possibile, oltre allo svolgimento dei Consigli di Facoltà senza necessità di spostare o annulare lezioni, anche quello di assemblee e iniziative studentesche sempre più difficili da realizzare), del miglioramento del servizio di pulizia dei locali.Riguardo quest’ultimo punto ci teniamo, a titolo informativo, a riferire alcuni dati sui tagli che i servizi della nostra Facoltà hanno dovuto subire e che aggravano una situazione di disagio pregresso: denunciamo qui il taglio di ore subito dal personale delle pulizie che si sono viste raddoppiare le metrature di pulizia parallelamente alla diminuzione delle ore pagate.
Collettivo di Lettere e Filosofia*