(Estratti da Voci dal Sottoscala Aprile 2011 (Manca l’ultima pagina) e Voci dal Sottoscala Aprile 2011 (Ultima pagina)
La Facoltà di Lettere e Filosofia è lieta di presentarvi il teatrino delle elezioni, il mirabolante evento che torna puntuale ogni due anni!
Assisteremo senza particolare giuoia al ritorno dei morti viventi (magistralmente interpretati da sinistra universitaria, azione universitaria, csx sticazzi), i papa-boys ci delizieranno con distribuzioni di gelati e indulgenze, in un crescendo di feste, festini, festoni, ricchi premi e cotillon.
Arriveremo al 6 e 7 aprile (ebbene sì, vi abbiamo rivelato le fatidiche date) su un tappeto di volantini pieni di inutili promesse elettorali, buone solo a non essere mantenute. Ed ecco gli agguerriti protagonisti!
SU!: si tratta di soggetti affetti dalla gravissima patologia nota come “feticismo elettorale”: ogni due anni si ricordano improvvisamente di essere iscritti a lettere, la loro bacheca (che ha l’unica utilità di aiutarci a trovare ampia e luminosa doppia in centro) viene tappezzata con qualche manifesto (solo logo, zero contenuti) e non trovano niente di meglio che chiamare amici, ex, conoscenti per convincerli a candidarsi. Poi si capisce perché, una volta eletti, i loro rappresentanti tendano a scomparire dopo ben due consigli di facoltà! Ma come riesce Sinistra universitaria (che di sinistra ha solo il nome) a farsi campagna elettorale? Grazie al paparino PD e a mammà CGIL! Le elezioni studentesche non diventano altro che un passo nella carriera di questi burattini da partito. Ma perché i partiti hanno così a cuore le elezioni studentesche? Non avranno mica paura dei collettivi, così poco controllabili e non piegati ai loro interessi? Quale spazio di azione può avere un tesserato di partito? Quale autonomia?
CSX: già il nome è un rebus: ma chi sono? Pare siano una scissione (per prendere più voti? Per confondere le già melmose acque?) di SU e sul niente c’è poco da dire.
Centrodestra per l’università: i fascistelli di Casaggì si ripuliscono (fighettini inamidati..) e si uniscono con gli amici padani, per sbarcare a Lettere. Tralasciando il fatto che non si capisce cosa ci azzecchino i patriottici fasci o i giovani italioti con coloro che “con il tricolore si puliscono il culo” non crediamo che la questione ideologica sia in cima ai loro interessi. I leghisti propongono borse di studio solo per i Toscani (esame dell’h aspirata e della bestemmia libera per appurare l’origine doc), i fasci vogliono dilaniare il mondo degli uguali (evidentemente perché si sentono bambini speciali). La grande proposta che ci svolterà la vita? Vendere tutte le attuali sedi dei dipartimenti di lettere per fare un unico polo. Ah, dimenticavamo, c’è solo un piccolo problema: in diverse di queste sedi siamo in affitto! Non li avete mai visti? Forse perché si arrischiano ad uscire dalle fogne solo all’alba, gettano qualche volantino tra i due cancelli e fuggono come ratti..
Studenti per le Libertà: amano la Gelmini. C’è bisogno di dire altro? Per fortuna in facoltà non si vedono mai, solo ogni tanto provano a distribuire qualche foglietto plastificato (tra l’altro graficamente orribile). Il motivo per votarli? Un free-drink allo Yab! (hanno imparato a far “politica” dal maestro: festini e bunga bunga: l’ideologia è vetero!).
Comunione e Liber…ops! Lista Aperta: i ciellini passano il loro tempo a ridipingere la bacheca color blu-velo-di-madonna, a pregare e cantare disturbando la pennichella post-pranzo, ma soprattutto a ingegnarsi per come venire strafighi nelle patinate brochure grande fratello style. Ma no, stiamo scherzando, non fanno solo questo: sono anche prontissimi a votare a favore di ogni mozione in consiglio di facoltà (e se li osservi bene puoi anche notare lo scodinzolìo) e promettere carta igienica nei bagni, forse hanno anche intenzione di richiedere l’aiuto al supremo per dissolvere la coda in segreteria, visto che, al di là delle buone intenzioni, non si capisce che soluzioni propongano. Se una cosa la dici tre volte, non si avvera (e noi non abbiamo intenzione di aspettare che la provvidenza ci ricompensi nell’aldilà). L’elemento inquietante è che questi giovani pieni di speranze, colmi di buone idee e propositività, in realtà sono controllati da un’organizzazione inserita in giochi economici e di potere tutt’altro che pii (basti solamente ricordare un paio di nomi collegati: Roberto Formigoni, Maurizio Lupi, Rocco Buttiglione e Giulio Andreotti…). In numerose facoltà la quantità di docenti e ricercatori connessi a CL/Lista Aperta non lascia spazio a dubbi riguardo l’esistenza di corsie preferenziali, favoreggiamenti e “aiutini” vari dall’alto (Università di Milano, medicina e chirurgia; Pavia e Bergamo, ingegneria), Comunione e Liberazione è stata inoltre travolta dalla serie di indagini in cui è stato recentemente coinvolto Gianni Letta (altro bel personaggino), a ulteriore dimostrazione di quanto sia estranea alle logiche e ai valori sociali di cui finge di farsi portatrice attraverso ignari papaboys. Insomma, i ragazzi si applicano, sono i loro burattinai che lasciano a desiderare.
E il Collettivo? Dai, sono i soliti comunisti mangia bambini… Il Collettivo non è una lista di nomi tirata su all’ultimo minuto, non ha l’appoggio di Dio né di suo figlio Silvio e non ama salutare a braccio teso. Non attaccherà in giro né manifesti patinati né allegre foto di gruppo, non (solo) perché siamo brutti, ma perché crediamo che sia indicativo dei fini e del livello della politica di chi utilizza questi strumenti. Non bisogna votare per qualcuno di noi, ma per gli ideali e la prassi che il Collettivo mette in campo, per l’impegno quotidiano. Il Collettivo è un’aula nel sottosuolo di Brunelleschi, dove si prova a discutere e a crescere criticamente. Vediamo la facoltà come luogo di incontro, non di passaggio, luogo in cui portare avanti discussioni, iniziative e lotte. Non crediamo che il nostro mondo sia solo quello universitario, ma che l’università sia il punto di partenza, per guardare oltre ed unirsi alla società ed alle sue problematiche, al mondo che si trova fuori dal cancello di Brunelleschi. Il Collettivo è politico, autonomo, autorganizzato (e spesso disorganizzato), autofinanziato e svincolato da logiche partitiche e di potere. Il Collettivo non è una struttura granitica e verticista, è fatto da chi ne fa parte ed è in continua evoluzione. Il Collettivo porta avanti un’idea di università pubblica, libera, di massa e di qualità; si riconosce nei valori della Resistenza, è antifascista, antisessista, antirazzista. Il Collettivo parteggia, perché vivere vuol dire essere partigiano. Ecco le liste dei nostri candidati in Consiglio di Facoltà e nei Corsi di Laurea:
Lista 3: COLLETTIVO DI LETTERE E FILOSOFIA
1. MIGALEDDU Sara
2. GALA Sabina
3. RIDOLFI Giorgio
4. DE SANTIS Samuele
5. CERVELLI Francesca
6. SANTI Leone
7. GALA Linda Stella Diana
8. CARNEVALE Antonio
Consiglio di Corso di Laurea in DAMS e Magistrale in Musicologia e Beni Musicali:
Sabina GALA
Sara MIGALEDDU
Consiglio di Corso di Laurea in Filosofia e Magistrali in Scienze Filosofiche, Logica, Filosofia e Storia della Scienza:
Samuele DE SANTIS
Consiglio di Corso di Laurea in Storia e Magistrale in Scienze Storiche:
Giorgio RIDOLFI
Andrea TANTURLI
Antonio CARNEVALE
Consiglio di Corso di Laurea in Storia e tutela dei beni archeologici, artistici, archivistici e librari:
Linda Stella Diana GALA
Leone SANTI
Consiglio di Corso di Laurea in Lingue, letterature e studi interculturali e Magistrale in Lingue e letterature europee ed americane:
Francesca CERVELLI