Gli spazi urbani fra diritto alla città e capitalismo

Città modificabile SamNell’università dequalificata ed espropriata della sua funzione sociale, abbiamo deciso di rivendicarne un’altra: un’università sociale, libera e gratuita.

Lottare per l’Università Sociale significa oggi contrapporsi ai processi di definanziamento, privatizzazione e aziendalizzazione del pubblico; rivendicare vecchi e nuovi diritti, servizi per il diritto allo studio che consentano alla massa di studenti e studentesse precarie di vivere e studiare senza l’ansia del presente e l’angoscia del futuro; organizzare contro corsi come ipotesi di lavoro per la politicizzazione del soggetto studentesco e per la produzione di un’analisi della società ormai scomparsa dai nostri dipartimenti, con cui sperimentare nuove forme di studio, discussione e crescita collettiva.

Controcorsi da costruire con tutti i soggetti (dottorandi e ricercatori in primis) che vivono, studiano e lavorano nell’università contro-riformata.
Controcorsi come strumento d’analisi dei meccanismi che stanno determinando le crisi economiche, le scelte energetiche, le strategie di guerra, l’evoluzione del diritto.
Controcorsi per l’elaborazione di un sapere fatto di analisi collettiva, di critica, di dibattito ma non solo.

Siamo convinti che fare organizzazione significhi condividere analisi e azione, riprodurre pratiche altrimenti sconnesse nell’ottica di potenziare ogni singolo percorso.
In questa direzione vanno i percorsi di riappropriazione e autogestione degli spazi universitari che come collettivi portiamo avanti in ogni ateneo. Riappropriazione di tempi e luoghi necessari per favorire reali percorsi di autorganizzazione degli studenti e delle studentesse.” da ateneinrivolta.org

Giovedì 11 Aprile |ore 19| “il Capitalismo contro il diritto alla città”, presentazione del libro di David Harvey e discussione con Sandro Mezzadra.|Facoltà di Lettere e Filosofia, piazza Brunelleschi 4|

Tema del primo incontro, e fil rouge della serie, è il rapporto fra sviluppo capitalistico e spazio urbano. Il diritto alla città, “significante vuoto”, è qualcosa che dobbiamo costruire, scopo di questo ciclo di seminari dentro e contro quest’università, è dotarci, collettivamente e con mezzi diversi dalle lezioni frontali ed unidirezionali, degli strumenti per teorizzarlo e praticarlo. La premessa, doverosa, è la seguente: città è un termine riduttivo, con città intendiamo lo spazio urbano non solo inteso come infrastrutture ma anche come spazi sociali, di produzione, di consumo e di processi di governo.

Qui la recensione di Sandro Mezzadra al libro di Harvey.

David Harvey è geografo, antropologo, filosofo e marxista. Protagonista indiscusso del dibattito contemporaneo sul marxismo e sul capitalismo globale.

Sandro Mezzadra è docente di filosofia politica all’Università di Bologna, collaboratore al progetto Uninomade

Giovedì 18 Aprile |ore 19| “Sulla pelle dei Rom”, presentazione del libro di Carlo Stasolla con Antonio Ardolino e discussione con Sabrina Tosi Cambini.|Facoltà di Lettere e Filosofia, piazza Brunelleschi 4|

Affrontare la “questione Rom” senza pregiudizi etnici né giudizi etici o morali è lo scopo dell’incontro come del libro di Stasolla, il quale ripercorre le politiche della giunta Alemanno come modello negativo di non integrazione e sfruttamento, cinico e politicamente strumentale, di una minoranza.

La recensione su Micromega. (qui e qui altri articoli)

Antonio Ardolino è operatore sociale della Cooperativa Benerdice, attivo da otto anni nei campi rom di Roma, coautore del rapporto sull’operato della Giunta Alemanno.

Sabrina Tosi Cambini è docente di discipline demoetnoantropologiche a Verona, assegnista di ricerca presso la Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole.

Giovedì 9 Maggio |ore 19| Democreazia urbana, cohousing e riuso, con gli occupanti del CeccoRivolta |Facoltà di Lettere e Filosofia, via Gino Capponi 9|

Davanti alla dirompente questione abitativa, c’è chi, come alcuni docenti ed architetti, ha teorizzato il cohousing, una proposta che da un risponde alla necessità di una casa per chi non ce l’ha o non può permettersela, dall’altro ripensa il concetto stesso di casa. C’è poi chi questa risposta l’ha messa in pratica, autorganizzandosi e praticando l’autogestione, l’autorecupero ed il co-abitare. Vogliamo indagare questa risposta con gli occupanti e le occupanti del Cecco Rivolta, per inventare un abitare democratico e riempire il “significante vuoto” del diritto alla città.

Il GSA (GhettoSupergiovaniAntinoia) Cecco Rivolta è una casa occupata, di proprietà dell’Università degli Studi di Firenze, in via Dazzi n.3, vicino al complesso delle Montalve. Occupata dal 24 Giugno 2000, oltre ad essere una casa, è un progetto sociale che cerca da più di undici anni di interfacciarsi con il quartiere e le sue necessità, sempre fedele al motto che ne ha ispirato la nascita: “una casa per noi un salotto per tutti”. Il “salotto” è costituito da:

-Più di 10 orti sociali autogestiti, nati pochi mesi dopo l’occupazione, nella terra davanti alla colonica.

-Da un campetto da calcio autocostruito, a libero uso degli abitanti del quartiere.

-Una area cani recintata, curata ed autogestita dai numerosi frequentatori.

Giovedì 16 Maggio |ore 19| Le mani sulla città, Firenze e le speculazioni, relazione e discussione con Unione Inquilini e No Tunnel Tav (in via di organizzazione) |Facoltà di Lettere e Filosofia, piazza Brunelleschi 4|

Giovedì 23 Maggio |ore 19| Rivivere gli spazi, con Spazi Docili. Mostra fotografica AREA240 di Giulia Piermartiri (in via di organizzazione) |Accademia delle Belle Arti, piazza San Marco|

Durante le iniziative ci sarà un aperitivo d’autofinanziamento, per sfamare le pance oltre che le menti, per riprenderci un po’ delle spese!

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